04/07/08

Il giallo delle nuove intercettazioni

Berlusconi e il giallo della hot-line con le ministre (tatto da pdnetwork)

Nei corridoi di palazzo si mormora, si sussurra, si allude: le intercettazioni su Silvio Berlusconi e ministre, attricette e show girl, esistono eccome. Seguono il filone di quelle
già pubblicate dall'Espresso, usate nell'ambito di un'inchiesta della procura di Napoli sui contatti illeciti Rai-Mediaset, e promettono di scatenare un vero pandemonio. Ma per ora di prove della loro esistenza neanche l'ombra. Il sito on line Dagospia si dice sicuro: usciranno entro una settimana e saranno tali da mettere a rischio la permanenza di Berlusconi sullo scranno più alto del governo.
Presunti rapporti intimi tra il premier e una sua ministra - Tra chi possiederebbe i testi delle intercettazioni custoditi nel cassetto, chi non ce le ha ma le vorrebbe e chi spera che vengano censurate (Europa: "Non vogliamo sapere nulla della hot-line berlusconiana"), ecco Vittorio Feltri che sul suo Libero la sintetizza così: "Il vero guaio di Silvio è la gnocca". E infatti proprio in quest'ambito si muoverebbero le conversazioni oggetto delle intercettazioni, nei rapporti "intimi" tra il premier e una sua ministra. Vox populi - citata dal Riformista - informa che protagonista sarebbe una titolare di dicastero, ex soubrette, che spiegherebbe a un'altra "come trattare il premier"; seguirebbe "descrizione di una pratica già causa in un altro paese occidentale di impeachment", scrive il quotidiano vicino al Pd.
Le protagoniste - Ma per altri le ministre coinvolte sarebbero addirittura due, forse tre. Le interessate chiosano. Meloni si tira fuori ("Ho forse il fisico da soubrette?"), Carfagna lavora e produce disegni di legge - quello sulla prostituzione è in dirittura d'arrivo -, Brambilla e Gelmini all'apparenza non se ne curano. Comunque è una tattica.
Le presunte "difficoltà" del premier - Ma in Transatlantico si mormora anche di un'altra telefonata che intimorirebbe ancora di più il premier, nella quale lui spiegherebbe ad un altro "le sue difficoltà" in un campo preciso e "di come le avrebbe risolte grazie ad un farmaco sperimentale". Voci, comunque voci. E anche se in Parlamento se ne parla come se il fatto a cavallo tra pettegolezzo e gossip fosse cosa certa, si attende conferma. Margherita Boniver su Repubblica si dice sicura che quelle intercettazioni scottanti esistano. E proprio per questo, perché tenute in serbo in attesa di "sferrare il colpo finale", dice l'ex sottosegretario, fa bene il premier a "ricorrere al decreto".
"Il dl sulle intercettazioni necessario e urgente" - Del resto il premier non ha nascosto la sua premura, nonostante i ripetuti moniti del Quirinale per il quale, vista la complessità della materia, sarebbe auspicabile un confronto fra le varie parti politiche e, infine, un accordo bipartisan. Sarebbero insomma spiegate le parole pronunciate martedì a Napoli: "Sulle intercettazioni probabilmente ci sono i termini di necessità e urgenza per procedere con urgenza al decreto legge".
Tratto da http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it

2 commenti:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Sanvo oggi sono felice perchè ieri sera a Vicenza abbiamo raggiunto un'obbiettivo importante, si è approvato in consiglio il referendum dove i cittadini potranno votare SI o NO alla nuova base Nato, la base di guerra e morte. Orasperiamo che Vicenza ribelle risponda almeno con 35.000 firme. Buona giornata da Tiziano

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Salvo ehhh questo succede quando si scelgono modelle, e veline come ministr(e)insomma teste di legno che hanno il compito di fare bella figura e di di appoggiare sempre il premier. VIVA L'ITALIA...