15/07/08

PARENTI DOCENTI

TUTTI I FIGLI DI… DELLA PARENTOPOLI DELL'UNIVERSITÀ – DALLA SARDEGNA ALL’EMILIA, DAL LAZIO ALLA SICILIA, IL FAMILISMO AMORALE DELLE CATTEDRE DILAGA IN TUTT'ITALIA…

Paolo Posteraro per “Il Riformista”



Vedere i figli sistemati, con un posto di lavoro sicuro, è una legittima ambizione di tutti i genitori. Anche dei professori universitari, ovviamente. Quello che è meno ovvio è che sono innumerevoli i casi di figli o familiari di professori che vincono un concorso nella stessa materia, magari nella stessa università e spesso nella stessa facoltà dei genitori.

SARDEGNA. Antonella e Cinzia Balestrieri, figlie di Angelo, già preside della facoltà di Medicina di Cagliari, sono sistemate nella stessa facoltà un tempo presieduta da papà.

DALLA SARDEGNA ALLA PUGLIA. Antonio Quaranta, preside della facoltà di Medicina dell'Università di Bari, ha il figlio Nicola tra i suoi professori. Ma non è nulla in confronto a quanto succede a Economia. Giovanni Girone, professore di statistica, ha tra i suoi colleghi la moglie Giulia Sallustio Girone e i due figli Gianluca e Raffaella e il di lei marito Francesco Campobasso. Una riunione della famiglia Massari, poi, non può che farsi in facoltà. Dove ce ne sono già sei Il professor Giovanni Tatarano, dal canto suo, a Economia forse ci passa anche il Natale: lui e i suoi due figli, Marco e Maria Chiara, sono già lì: basta far arrivare la signora…

Anche la famiglia Dell'Atti sta messa bene: 4 rappresentanti, mentre i Caputi Jambrenghi, poveretti, sono solo due. E le cose non vanno molto meglio a Veterinaria. Sempre a Bari, poi, c'è l'università privata Lum-Jean Monnet, il cui rettore, Emanuele Degennaro, dal padre ha ereditato la proprietà dell'ateneo e il titolo di Magnifico, nonostante sia solo un professore a contratto. Sul sito della Crui - sarà solo una coincidenza - il suo curriculum appare non disponibile. I maligni potrebbero sospettare che sia inesistente. Uno degli allievi del professor Girone, Corrado Crocetta, poi ha superato il maestro. Era da poco diventato professore a Foggia che la moglie Laura Antonucci Crocetta ha vinto un posto di ricercatore nella sua stessa facoltà. Pare che abbiano le scrivanie nella stessa stanza.

CALABRIA. L'ex rettore dell'Università della Calabria, Giuseppe Frega, ha il figlio ricercatore nella sua stessa facoltà, mentre l'ex preside di Lettere, Franco Crispini, da poco pensionato, ha lasciato all'Università non solo i ricordi di una vita, ma anche le due figlie, Ines e Alessandra.
EMILIA ROMAGNA. Non si salva neanche l'antico ateneo bolognese, dove il figlio del rettore Calzolari ha trovato posto come professore straordinario, anche se, pare, sia stato solo danneggiato dall'essere "il figlio di". A sostenerlo, però, non sono i colleghi o una commissione di esperti, ma l'illustre genitore. Il rettore di Modena, Gian Carlo Pellacani, certo non sente la mancanza dei figli anche se vivono fuori di casa: può incontrarli quando vuole all'università.

DALL'EMILIA ROMAGNA ALLA TOSCANA. Il passo è breve e le assonanze molte. I figli del rettore e del prorettore dell'Università di Firenze, Marinelli e Surrenti, sono ricercatori nella stessa facoltà dei genitori. Ed è ricercatrice nella facoltà di papà anche la figlia del preside di Medicina Gensini.
Le cose non vanno meglio a Siena: Gian Paolo e Federica Pessina, padre e figlia, insegnano a Farmacia, dove si nota anche la presenza, come dottorandi, dei figli del professor Maurizio Botta. La cattedra di anatomia della facoltà di Medicina, poi, è da tre generazioni in mano alla famiglia Bertelli e il professor Sergio Mancini ha nel suo stesso dipartimento il figlio. L'ex rettore Piero Tosi e il figlio Gian Marco, invece, lavorano in due diversi dipartimenti. Tranquilli, la facoltà è la stessa.

LAZIO. Alla Sapienza lavorano le due figlie del rettore Renato Guarini. Il collega che guida Tor Vergata, Alessandro Finazzi Agrò, ha in facoltà il figlio e qualche nipote. Sempre a Tor Vergata, il preside di Medicina, Renato Lauro, e il professore di biochimica Giorgio Federici, poveretti, si devono accontentare di godere della compagnia di un solo discendente diretto.

DAL LAZIO ALLA CAMPANIA. Anche qui il passo è breve e la realtà molto simile. A Napoli, infatti, sono stati addirittura gli studenti a denunciare la situazione, organizzando il "Barone day". Secondo una Confederazione di studenti sarebbero 105 i casi di legami familiari tra docenti all'interno della Federico II. I professori Sciarelli, padre e figlio, insegnano economia aziendale, Stefano Ecchia, beato lui, può seguire passo per passo la carriera della figlia Bruna, ricercatrice nel suo dipartimento. Gaetano Motta, invece, ha ereditato la cattedra di otorinolaringoiatria un tempo di papà Giovanni, nel 2001 condannato proprio per avere favorito il figlio, diventato ordinario a soli 32 anni. E, nonostante ciò, ancora al suo posto. Un altro figlio, Sergio, almeno ha cambiato dipartimento. A Caserta le cose vanno un po' diversamente: alla Jean Monnet, spopolano i figli di politici. Ma questa è un'altra storia.

SICILIA. A Messina l'ex preside della facoltà di veterinaria Battesimo Macrì ha in facoltà il figlio Francesco. Mentre a Palermo la facoltà di Agraria è tutta una grande famiglia. Al dipartimento di Economia dei sistemi agroforestali, 10 professori su 19 sono parenti o affini. Il preside della facoltà, Salvatore Tudisca, ha tra i suoi professori la moglie Anna Maria Di Trapani, mentre Antonino Bacarella, ordinario di economia agroalimentare, guarda al futuro, ai giovani, e ha tra i suoi colleghi la figlia Simona e il nipote.
Questa è l'Italia e l'elenco potrebbe essere molto molto più lungo…